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IL DISCORSO SUL CAMPIONATO – 36a giornata

E’ una giornata ricca di sorrisi, ma anche di qualche lacrima la 36a, terz’ultima di campionato che consegna la salvezza a molte squadre a cui mancavano solo la matematica per raggiungere l’obiettivo stagionale.

Arriva alla salvezza l’Atalanta nonostante la sconfitta casalinga contro la Juventus decisa dal gol di Matri al 18’. Nota iper negativa di questa gara l’imbecillità delle due tifoserie che si sono scontrate durante il match, calmate dagli uomini chiave delle due società.

Si salva anche il Chievo che, a sorpresa, batte la Roma all’Olimpico e fa scivolare i giallorossi dal quinto al sesto posto. Decide la gara, al 90’ Théréau.

Punto decisivo per un altro anno di A anche per la Sampdoria che pareggia per 1 a 1 a Genova contro il Catania. Vantaggio casalingo con De Silvestri al 36’, pareggio siciliano con Spolli al 68’.

Il Bologna esce sconfitto dalla gara casalinga contro il Napoli (che è sicuro del secondo posto con due giornate di anticipo) ma tocca quota 40 e + 8 rispetto al Palermo, terz’ultimo. Protagonisti in zona gol Hamsik, Cavani su rigore e Dzemaili.

Alle spalle del Napoli rimane il Milan a +4 sulla quarta, la Fiorentina. I rossoneri passeggiano su un derelitto Pescara. Vanno a segno Balotelli con una doppietta accompagnata dalle reti di Muntari e Flamini.

La Fiorentina puntella il quarto posto condannando il Siena alla retrocessione in serie B (legato ancora alla A dal vantaggio negli scontri diretti con il Genoa). La gara del Franchi di Siena è decisa da Gonzalo Rodriguez dopo 14 minuti.

Sbuca al quinto posto in classifica superando la Roma, l’Udinese che conquista la sesta vittoria consecutiva. I bianconeri battono per 3 a 2 il Palermo condannandolo ad una retrocessione non ancor matematica ma nei fatti abbastanza concreta visti i 4 punti di distacco dalla quart’ultima, il Genoa. La gara del Barbera è aperta da Muriel dopo 9 minuti. Il Palermo raggiunge il Palermo su rigore con Miccoli al 34’. Nella ripresa secondo vantaggio ospite dopo un rigore fallito da Di Natale con Angella. Pareggio della speranza siciliano con Hernandez all’81’. Due minuti più tardi terzo vantaggio, definitivo, bianconero con Benatia.

Approfittano dei risultati di Siena e Palermo Torino e Genoa che non si fanno male nello scontro diretto disputato all’Olimpico di Torino. Il risultato che ne esce è uno scialbo 0 a 0 che fa fare un passetto importante verso la salvezza ad entrambe le formazioni.

Tiene il passo dell’Udinese e raggiunge la Roma, la Lazio che batte per 3 a 1 l’Inter a San Siro. I biancocelesti vanno in vantaggio con una papera di Handanovic, ma si fanno raggiungere da Alvarez al 33’. In finale di tempo la Lazio va sul 2 a 1 con un rigore trasformato da Hernanes. Nella ripresa l’Inter sbaglia un rigore e subisce la terza rete frutto di una straordinaria conclusione da 35 metri di Onazi.  

In zona tranquilla il Parma batte il Cagliari a Trieste grazie alla rete di Rosi all’80’ e si conferma, staccando proprio il Cagliari al decimo posto in campionato.

Classifica a 180 minuti dalla fine dei giochi: Juventus 86 (Campione d’Italia); Napoli 75; Milan 68; Fiorentina 64; Udinese 60; Lazio, Roma 58; Inter 53; Catania 52; Parma 46; Chievo, Cagliari 43; Bologna 40; Atalanta (2 punti di penalizzazione), Sampdoria (1 punto di penalizzazione) 39; Torino (1 punto di penalizzazione) 37; Genoa 36; Palermo 32; Siena (6 punti di penalizzazione) 30; Pescara 22 (retrocesso in serie B)

Rudi Buset
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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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