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IL MILAN DOMINA, L’UDINESE NON DEMERITA, VALERI DECIDE

Gara importante quella di San Siro fra due formazioni in ripresa dopo un inizio di campionato non particolarmente facile. Il Milan si presenta con la formazione tipo con Balotelli che sostituisce all’ultimo minuto Pazzini non in perfetto condizioni. L’Udinese si presenta con Padelli al posto di Bkric, la novità Gabriel Silva sulla fascia sinistra e la coppia delle meraviglie Muriel-Di Natale.

I padroni di casa partono subito forte con Balotelli che incrocia dal limite dell’area, ma la palla esce di poco. 10 minuti più tardi ed è ancora Milan: Niang calcia da ottima posizione con il destro ma Padelli salva. L’azione degli uomini di Allegri è tambureggiante e porta gli attaccanti rossoneri a concludere spesso dalle parti di Padelli. Ci prova anche El Shaarawy di testa ma la palla è fuori. E’ il preludio al meritato vantaggio che arriva al 25′ con SuperMario Balotelli: El Shaarawy scappa sulla sinistra e crossa per il neoacqusito che con un mancino di prima intenzione fulmina Padelli. Due minuti più tardi Balotelli è ancora protagonista con un destro da 25 metri ma Padelli ci arriva. L’Udinese non riesce a dire la sua e soffre un Milan in gran spolvero. Al 40′ ottima azione corale dei rossoneri che portano Flamini al tiro ma Padelli, in ottima serata, permette di chiudere il primo tempo con uno svantaggio minimo.

La ripresa vede l’Udinese più presente a se stessa e maggiormente in partita. Dopo 7 minuti crossa dalla sinistra di Lazzari, Di Natale ci arriva in acrobazia ma la palla finisce alta. Dopo una conclusione a lato di Constant l’Udinese trova, quasi inaspettatamente il pareggio: palla sporca di Domizzi per Di Natale che la tocca per Muriel, l’ex Lecce fa correre Pinzi che entra in area e beffa Amelia. E’ il 55′ e la partita si riapre. L’inerzia del match ripassa però sulla sponda rossonera ancora con Balottelli che conclude a rete ma Padelli non si fa sorprendere. al 62′ grande occasione per l’Udinese che però non sfrutta un errore della difesa milanista che perde palla in fase difensiva con Montolivo, l’esterno bianconero ci prova con un pallonetto ma la palla è alta. Il finale di gara è tutto di marca rossonera: ci prova prima Balotelli su cross di Abate ma non inquadra la porta. Poco dopo Montolivo appoggia per Niang che calcia di sinistro verso la porta una bordata pazzesca che colpisce la traversa. Le ultime occasioni sono per Bojan ma la palla è a lato, ancora Balotelli su punizione, ma è molto bravo Padelli, e Montolivo che dal limite dell’area calcia a lato.

La gara sembra scivolare via con un pareggio meritato per il secondo tempo friulano, ma che sta stretto al Milan. L’episodio decisivo però arriva a 40 secondi dalla fine della gara: Balotelli lancia una palla in profondità per El Shaarawy che cerca di saltare Hertaux che colpisce prima la palla mandandola in calcio d’angolo e poi il giovane attaccante di Allegri. Valeri, famoso per gli errori contro l’Udinese, non si smentisce e mantiene la sua fama concedendo un assurdo penalty ai rossoneri che viene trasformato da Balotelli che fissa il risultato finale sul 2 a 1.

Sconfitta amara per Di Natale e compagni in affanno per tutta la prima frazione di gioco ma in ripresa nel secondo tempo. Rimane il rammarico per un’errore arbitrare nell’ultimo istante di una gara che avrebbe portato un punto importante e utile per il morale in una trasferta contro un avversario in un momento decisamente favorevole. Con Valeri i friulani dimostrano una cerca sfortuna dopo l’espulsione di Inler nella gara contro il Parma della scorsa stagione e l’espulsione di Brkic nella prima gara di questo campionato contro la Juventus. Guidolin a fine gara smorza i toni confermandosi un gran signore, ma la delusione e la rabbia, giustificate, rimangono.

 

Rudi Buset
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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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